I Basiliani

I Basiliani a Novi
  Non si conosce come i Basiliani giunsero a Novi. Certo è che i Longobardi, oramai convertiti al Cristianesimo, accolsero questi operosissimi monaci con buona predisposizione. Certamente all'inizio si sistemarono nelle grotte di cui il Monte di Novi era ricco dedicandosi alla contemplazione eremitica. Ma non rifuggivano dal socializzare con i residenti ai quali dedicavano le loro cure aiutandoli nei lavori dei campi ed insegnando loro le migliori tecniche per la produzione agricola. Successivamente si stabilirono all'interno delle mura cittadine per sentirsi protetti dalle temute invasioni dei Saraceni o per dedicarsi completamente alla comunitá che li aveva benevolmente accolti. Per raccogliere in preghiera comune i fedeli, costruirono una piccola Chiesa che dedicarono alla Madonna e che da allora venne chiamata Santa Maria dei Greci. 

 Questa pur modesta chiesa fu attiva, come parrocchia, fino ad oltre il sedicesimo secolo. Sulla parte superiore del paese, i Padri Basiliani, costruirono altre due Cappelle: una dedicata a San Nicola di Bari, per il quale i frati nutrivano grande devozione, e l'altra a San Giorgio il Santo dei Longobardi'. Queste due Cappelle, dopo circa due secoli, furono abbattute per essere ricostruite più capienti e più belle. La prima in prossimità della porta che da lei aveva assunto il nome di Porta S.Nicola e la seconda sullo stesso posto della precedente adiacente il Castello Baronale.
  I rapporti col clero secolare operante a Novi fin dall'arrivo dei profughi velini, non furono certamente idilliaci. Molte diversità li allontanavano gli uni dagli altri. Innanzitutto i frati Basiliani che potevano essere sposati ed avere famiglia, officiavano col rito greco mentre i sacerdoti secolari,che dovevano osservare il celibato, officiavano con il rito latino. Si pensa che, per consentire ai sacerdoti latini di esercitare la loro missione più degnamente, sollecitarono i Longobardi, verso il 1100, ad edificare una chiesa molto grande e bella che fu intitolata alla stessa Santa Maria ma questa volta dei Longobardi per distinguerla da quella dei greci officiata dai Basiliani.
  S. Maria dei Longobardi fu realizzata fuori le mura della città ed ebbe anche funzione di fortezza in quanto inserita nella murazione che veniva spostata più in avanti. Ad essa fu adagiata la nuova porta che assunse naturalmente il nome di Porta dei Longobardi. Questa chiesa, nei secoli, diede sempre maggior lustro al paese per la sua bellezza e ricchezza di opere d'arte che seppe nel tempo procurarsi e per l'importanza che assunse tra il 1600 ed il 1800.
  I Vescovi, in quel periodo, elessero Novi a loro residenza e S.Maria dei Longobardi fu quindi adibita a Chiesa Cattedrale.

  Testo tratto dal libro:
V. Cerino, B. Viciconte, San Giorgio Chiesa e Monastero in Terra di Novi
Pro Loco di Novi Velia, 2003 - pag. 78 ss.

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