Itinerario naturalistico
Quello che riportiamo è l'itinerario predisposto dall'Associazione "Guide del Parco" e pubblicato sul sito dell'Ente Parco nazionale Cilento e Vallo di Diano.
L'itinerario è classificato con il numero 7 e denominato: "Tra la sacralità del Monte, l'antico sentiero dei pellegrini da Novi Velia al Monte Gelbison".
Riportiamo di seguito la descrizione pubblicata sul sito del Parco (http://www.pncvd.it).
Area: Novi Velia e il Monte Gelbison;
Lunghezza: 7 Km.
Tempo di percorrenza: 8 ore
Dislivello: 1.000 mt.
Quota massima: 1.706 mt.
Periodo consigliato: aprile - ottobre
Difficoltà: media - alta
Equipaggiamento: scarpe da trekking, maglioncino, borraccia, binocolo, macchina fotografica.
Principali emergenze: il torrente Torna, il castagneto e la faggeta, le sorgenti di Fiumefreddo, il Santuario della Madonna di Novi, i "Monti di Pietà".
Come raggiungere il punto di partenza: autostrada A3 SA-RC uscita battipaglia, SS 18 direzione Paestum, Variante SS 18 uscita Vallo della Lucania, bivio per Novi.
Laddove il Monte è Sacro, laddove è presente uno dei santuari più visitati di tutta la Campania, il Santuario della Madonna di Novi, c'è la possibilità di percorrere uno dei tanti sentieri, il più significativo, che conduce sulla vetta del Monte Gelbison. Già, Gelbison, che in arabo significa "Montagna dell'Idolo", perché questa montagna è sacra già prima che i Monaci Basiliani nel X sec. fondassero questo santuario sulla vetta. La sacralità dei luoghi si avverte già all'imbocco del sentiero dove tra la folta e suggestiva vegetazione il torrente Torna scorre saltellando qua e là tra i massi di arenarie formando una successione di pozze e cascatelle. La si tocca anche alla "Sorgente di Fiumefreddo" dove un'acqua sempre limpida e fresca sgorga presso un'effigie della Vergine. Una sacralità che si percepisce, inoltre, nelle parti alte del sentiero quando due grosse cataste di pietre con una croce sommitale, i cosiddetti "Monti di Pietà" ci ricordano la forte devozione delle antiche genti.