S.Giorgio
La Chiesa di San Giorgio in Novi Velia è stata officiata fino al 1920 ma sono poche ormai le persone che ne hanno una immagine diversa da quella di un rudere adibito ai più diversi usi.
Questa, con il passare del tempo, dopo che, presumibilmente nella terza decade del secolo scorso, l'incuria, l'abbandono e la mancanza di qualsiasi forma di manutenzione avevano causato il crollo del tetto, era rimasta naturalmente sottoposta a un continuo quanto inesorabile processo di degrado. Nell'immediato dopoguerra, nel 1953, al fine di eliminare le parti pericolanti e per scongiurare il pericolo di ulteriori crolli che periodicamente si verificavano, era stata minata subendo un vero e proprio tentativo di abbattimento.
Da allora, per circa mezzo secolo, è stata una sorta di spazio comune di cui, paradossalmente, quasi a perpetuare la tradizione civica che molte chiese hanno nel luogo, più di qualche cittadino se ne è servito utilizzandola, alternativamente e a volte contemporaneamente, come fienile, deposito di legname, e, purtroppo, anche come stalla.
Tra le persone più anziane in vita sono pochissime coloro che la ricordano ancora integra e funzionante: una zia racconta di tanto tempo fa, quando, ancora bambina, insieme alla nonna, andava a rabboccare la lampada votiva della "Madonna del Monte"; vi è chi racconta di quando, d'inverno, andando a sentir messa, dovendo aspettare l'apertura della Chiesa, si riparava sotto il portico davanti la Chiesa e chi, poco più che giovanotto, ha potuto guadagnare qualche soldo lavorando, dopo l'esplosione delle mine, all'eliminazione dei calcinacci e alla riparazione dei tratti di muri rimasti sul sagrato della Chiesa.
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